Massimo Filippi

MASSIMO FILIPPI Professore ordinario di Neurologia e direttore della Scuola di Specializzazione in Neurologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, dove dirige l’Unità di Neurologia, il servizio di Neurofisiologia e l’Unità di Neuroriabilitazione. È l’attuale direttore dell’Unità di ricerca in Neuroimaging Quantitativo della Divisione di Neuroscienze dello stesso Istituto. È socio di importanti società scientifiche.

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Alessandro Del Gobbo

Alessandro Del Gobbo è un giovane pianista concertista molto apprezzato per la sua versatilità, come testimoniato dalla scelta di programmazioni interessanti, dall’apertura ad esplorare repertori insoliti e dalle dinamiche collaborazioni cameristiche.  Si è formato presso il Conservatorio Tomadini di Udine dove ha concluso il percorso di studi con il massimo dei voti, la lode e la Menzione Speciale sotto la guida dei Maestri Franca Bertoli e Luca Rasca. Ha conseguito la Certificazione LTCL con distinzione dal Trinity College di Londra  ed il Diploma Master ad indirizzo concertistico dell’Accademia del Ridotto di Stradella con il Maestro Aquiles delle Vigne con il quale ha seguito anche i corsi della Sommerakademie del Mozarteum di Salisburgo. Nell’ambito del suo percorso di perfezionamento ha frequentato masterclasses con i maestri Natacha Kudritskaya, Sofya Gulyak, Lukas Geniušas, Anna Geniushene, Borislava Taneva, Alessandro Taverna, Maurizio Baglini, Davide Cabassi, Andrej Jasinski, Daniel Rivera e Massimiliano Damerini. Il fascino giovanile nei confronti delle opere di  Debussy e Ravel ha messo in luce una grande affinità nei confronti della musica francese di cui si è quasi ritrovato a percorrere a ritroso la storia fino ad avvicinarsi anche alla scuola clavicembalistica francese del  ‘700 ed in particolare a François Couperin e … ... continua a leggere

FRANCESCO GENOVESI

FRANCESCO GENOVESI, nato a Bologna nel 1975, insegna da vent’anni Lettere nei licei. Dottore di ricerca in Italianistica, formatore di insegnanti, si è occupato a più riprese di ricerca educativa collaborando a iniziative promosse dall’Università di Bologna e dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna. Suoi campi di interesse sono le lingue straniere e la traduttologia, l’educazione civica, la geopolitica.… ... continua a leggere

MAURIZIO FERRARIS

Maurizio Ferraris è professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Torino. Dirige il LabOnt (“Laboratorio di Ontologia”) presso l’Università di Torino e collabora con le pagine culturali de “la Repubblica”. Tra i suoi libri recenti: Goodbye Kant! Cosa resta oggi della Critica della ragion pura (Milano 2004); Dove sei? Ontologia del telefonino (Milano 2005); Sans papier. Ontologia dell’attualità (Roma 2007); Il tunnel delle multe. Ontologia degli oggetti quotidiani (Torino 2008); Piangere e ridere davvero. Feuilleton (Genova 2009); Ricostruire la decostruzione (Milano 2010); Estetica razionale (Milano 2011); Filosofia per dame (Milano 2011); Anima e iPad (Milano 2011); Manifesto del nuovo realismo (Roma-Bari 2012); Realismo positivo (Torino 2013); Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce (Roma-Bari 2014); Spettri di Nietzsche (Milano 2014); L’imbecillità è una cosa seria (Milano 2016); Postverità e altri enigmi (Milano 2017); Il denaro e i suoi inganni (con J.R. Searle, Torino 2018); Scienza nuova. Ontologia della trasformazione digitale (Torino 2018); Intorno agli unicorni. Supercazzole, ornitorinchi, ircocervi (Bologna 2018); Cinema and Ontology (con E. Terrone, Milano-Udine 2019); From Fountain to Moleskine (Leiden 2019); Documanità. Filosofia del mondo nuovo (Roma-Bari 2021).  … ... continua a leggere

A noi non potrà capitare Sulla presunzione etnocentrica dell’Occidente Claudio Tondo

A noi non potrà capitare
Sulla presunzione etnocentrica dell’Occidente

 Claudio Tondo

Covid-19

I filosofi e l’epidemia. Reso possibile proprio dall’isolamento di queste ultime settimane, in rete e sulla stampa ha preso forma un intenso dibattito intellettuale sul significato filosofico della pandemia e sulle sue possibili conseguenze. L’urgenza è di riscrivere l’“ontologia del presente” come direbbe Michel Foucault. Un’urgenza incrementata dall’eccezionalità di un evento imprevisto o sottovalutato del quale attualmente ci sfugge il senso profondo e che contribuirà probabilmente a ridefinire le coordinate del mondo a venire. Nel farsi dell’evento e nell’impossibilità di collocarsi alla giusta distanza, il dibattito si è polarizzato in prevalenza attorno a due prospettive.

Compatibilità ecologica e giustizia sociale. Alcuni osservatori hanno sottolineato la possibilità che un fenomeno globale di così vasta portata possa provocare una svolta – già auspicata ma rimasta inespressa in occasione della crisi economica innescata dalla crisi finanziaria del 2008 – e che non sia né possibile né tantomeno desiderabile un ritorno alla condizione precedente. Questa lettura evidenzia, tra l’altro, l’idea secondo cui l’epidemia da Covid-19 sia un importante sintomo di una crisi ambientale di più ampia portata provocata dall’eccessiva pressione ecologica degli umani sul pianeta. In fin dei conti, ciò che gli umani … ... continua a leggere

SARTRE/MERLEAU PONTY

ARIANNA OIAN

aut aut 381Report sull’incontro del 12 febbraio 2020
Sartre/Merleau-Ponty. Un dissidio produttivo
Con Raoul Kirchmayr e Beatrice Bonato

Lo scorso 12 febbraio, alla Libreria Friuli di Udine, si è svolta la presentazione del fascicolo 381 di “aut aut“ Sartre/Merleau-Ponty. Un dissidio produttivo, che tratta delle divergenze tra questi due protagonisti della filosofia francese del Novecento. L’incontro è stato tenuto dal professor Raoul Kirchmayr, docente di Estetica presso il dipartimento di Architettura dell’Università di Trieste, curatore del fascicolo con Enrica Lisciani-Petrini e autore di uno dei saggi pubblicati nel volume, e da Beatrice Bonato, presidente della Società Filosofica Italiana – Sezione FVG e docente di filosofia al liceo Copernico di Udine.

La vivace discussione si è aperta con un’introduzione al periodo storico a cui Jean-Paul Sartre e Maurice Merlau-Ponty appartengono. Durante la loro attività, l’Europa e il mondo si trovano a fronteggiare la Guerra fredda. In un tale momento di incertezza, i vari paesi temono un nuovo scontro che potrebbe segnare un punto di non ritorno per l’intera umanità. La scienza sembra essere al servizio della politica, le innovazioni tecnologiche del periodo, come la bomba atomica sganciata su Hiroshima, i gas letali e le armi sempre più sofisticate sono a … ... continua a leggere

Report di ARIANNA ELISA OIAN su Filosofia in città 2020. Del camminare in poesia

Saba-a-passeggio-dal-libro-Umberto-Saba.-Trieste-ed.-MGS-Press-autore-Renzo-S.-Crivelli-663x1024Report di ARIANNA ELISA OIAN
Studentessa del Liceo “G. Marinelli” di Udine
sul primo incontro di FILOSOFIA IN CITTÀ 2020. Del camminare in poesia

Il primo incontro di filosofia in città 2020, tenutosi lo scorso 12 gennaio al teatro Giovanni da Udine a cura di Beatrice Bonato, presidente della Società Filosofica Italiana Sezione Friuli Venezia Giulia, ha visto riproposto l’affascinante tema degli “Animali Parlanti”, un percorso che unisce e lega la filosofia, la poesia e le arti visive tramite il linguaggio. Si è discusso del “camminare in poesia”, titolo ispirato a un’espressione del filosofo italiano Giorgio Agamben, “passeggiar-se”[1], cercando nella poesia gli elementi per un dialogo con il pensiero filosofico. La possibilità di una tale esperienza presuppone una elevata conoscenza della lingua, in cui essa superi il suo fine comunicativo per scoprire qualcosa di insito nella natura umana, per scoprirvi un indissolubile legame, appunto, con la lingua stessa. La relatrice Sergia Adamo, professoressa di Teoria della letteratura e Letterature comparate all’Università di Trieste, è riuscita in modo brillante a esplicitare questo concetto attraverso un confronto tra le liriche e la poetica di Umberto Saba e quelle di Charles Baudelaire. All’inizio dell’incontro, le poesie sono state lette ed … ... continua a leggere

REPORT SULLA SUMMER SCHOOL 2019 a cura della 5°B del Liceo Copernico di Udine

2597af3a25906ad655d79a95da0f2119-1160x430.jpg citta'SUMMER SCHOOL DI FILOSOFIA E TEORIA CRITICA 2019

Report della classe 5°B del Liceo Copernico:

Mariagrazia Campanaro, Carla Delle Vedove, Angelica Grassi, Beatrice Pilosio

Durante il primo giorno del primo turno, il 23 settembre 2019, si sono svolte quattro lezioni, una delle quali poteva essere in seguito approfondita durante il seminario nella mattinata del secondo giorno. Si è scelto di partecipare al seminario tenuto dalla professoressa Sergia Adamo. Per il pomeriggio del secondo giorno, invece, l’attività svolta è stata il laboratorio itinerante riguardo al filosofo goriziano Carlo Michelstaedter. Il terzo giorno, infine, è stato sviluppato in cinque lezioni seguite da tutti i partecipanti del primo e del secondo turno.

Camminare in città: strategie e tattiche creative a partire da Michel de Certeau
La lezione e il seminario di Sergia Adamo

Il primo seminario è stato tenuto dalla professoressa Sergia Adamo, e ha avuto come tema la città moderna e la visione di essa in ambito letterario.
La città è emblema della modernità e del progresso, è elaborazione e formazione del nuovo. Nel nostro immaginario collettivo è innovazione: non semplicemente un luogo, ma uno spazio urbano che inventa e dà origine a storie e narrazioni che plasmano il quotidiano.
La … ... continua a leggere

Report sulla Summer School. “La rivoluzione urbana e la modernità”. Vittoria Montanino, Giulia Beltrame, Adele Ottaviano, Jacopo Conza


Classe 5°A del Liceo Niccolò Copernico di Udine 

Resoconto sulla Summer School di Filosofia e Teoria Critica del settembre 2019
La rivoluzione urbana e la modernità.
Il problema della città tra filosofia, architettura e scienze sociali

Nei giorni 23-24-25 Settembre 2019 abbiamo avuto il piacere di partecipare, insieme ad altri 25 studenti del Copernico e una trentina di allievi di altri licei del Friuli Venezia Giulia, al progetto “Summer School di Filosofia e Teoria Critica”, avente come tema “La rivoluzione urbana e la modernità. Il problema della città tra filosofia, architettura e scienze sociali” tenutosi al polo universitario di Gorizia. Durante la prima giornata abbiamo avuto l’occasione di seguire le lezioni introduttive ai quattro seminari ai quali abbiamo partecipato il giorno seguente, su base opzionale. Le lezioni sono state tenute dai professori Sergia Adamo, Luca Del Fabbro Machado, Giovanni Mauro, Giuseppina Scavuzzo. Le lezioni avevano come argomento, rispettivamente, “Camminare in città: strategie e tattiche creative a partire da Michel de Certeau”, “La segregazione urbana nella città moderna e il caso di Brasilia”, “Dalla città monocentrica alla città policentrica: le nuove forme dello spazio urbano” e “La “città dei matti” come laboratorio di progetto: un dialogo tra architettura e psichiatria”. Su ... continua a leggere

Articolo di Marina Maestrutti e Claudio Tondo

imagesSul nuovo numero di “Philosophy Kitchen” (VI, 10, marzo 2019), Filosofia e fantascienza. Spazi, tempi e mondi altri, a cura di Antonio Lucci e Mario Trino, il contributo di Marina Maestrutti e Claudio TondoIl fascino indiscreto del potere. Mondi regressivi e sopravvivenze utopiche.

L’articolo si propone di approfondire, nell’ambito del recente panorama letterario e delle serie televisiva, due esempi particolarmente pertinenti nel porre il ruolo del potere come motore fondamentale delle dinamiche sociali e umane. Piuttosto che nella forma della fantascienza, la narrativa presa in esame ricade nel genere della speculative fiction. Entrambe le opere analizzate, Il racconto dell’Ancella di Margaret Atwood, pubblicato nel 1985 (la serie televisiva è il 2017) e il romanzo di Naomi Alderman, Ragazze elettriche del 2016, intervengono nel dibattito femminista contemporaneo riducendo la componente tecnoscientifica propria della distopia del Ventesimo secolo per approfondire la dimensione utopico-distopica, centrata invece sull’esercizio del potere sul corpo e del corpo.
Se Atwood, ereditando la classica critica delle distopie del ventesimo secolo, mette in guardia contro i risultati illiberali insiti nelle società contemporanee, Alderman sembra piuttosto proporre una terapia d’urto che mira essenzialmente a provocare una reazione di “ripugnanza” verso l’esercizio del potere “nudo”, basato … ... continua a leggere