MASSIMO FILIPPI Professore ordinario di Neurologia e direttore della Scuola di Specializzazione in Neurologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, dove dirige l’Unità di Neurologia, il servizio di Neurofisiologia e l’Unità di Neuroriabilitazione. È l’attuale direttore dell’Unità di ricerca in Neuroimaging Quantitativo della Divisione di Neuroscienze dello stesso Istituto. È socio di importanti società scientifiche.
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Alessandro Del Gobbo
Alessandro Del Gobbo si è formato presso il Conservatorio Tomadini di Udine dove ha concluso il percorso di studi con il massimo dei voti, la lode e la Menzione Speciale sotto la guida dei Maestri Franca Bertoli e Luca Rasca. Ha conseguito la Certificazione LTCL con distinzione dal Trinity College di Londra ed il Diploma Master ad indirizzo concertistico dell’Accademia del Ridotto di Stradella con il Maestro Aquiles delle Vigne con il quale ha seguito anche i corsi della Sommerakademie del Mozarteum di Salisburgo. È stato premiato in numerosi concorsi nazionali e internazionali. Si esibisce regolarmente sia in recital solistici che nel format della conferenza-concerto. È stato ospite di numerosi festival e rassegne musicali tra cui “Musei di sera” ai Musei Vaticani, “Settimane musicali al Teatro Olimpico” di Vicenza, “Festival Rachmaninov” dell’Accademia di Pinerolo (TO), “Piano Live” di Torino, Piano City Pordenone e Piano City Milano, “I concerti del Chiostro di Santa Caterina” a Treviso, “Filosofia in città” e Festival “Nei suoni dei luoghi” a Udine e “TwoPianos – Three Cities” a Vienna. Incide per l’etichetta Da Vinci Publishing di Osaka (Giappone) che nel 2022 ha pubblicato un suo CD dal titolo “Ravel, Couperin: Tombeau, machine à explorer le temps … ... continua a leggere
FRANCESCO GENOVESI
FRANCESCO GENOVESI, nato a Bologna nel 1975, insegna da vent’anni Lettere nei licei. Dottore di ricerca in Italianistica, formatore di insegnanti, si è occupato a più riprese di ricerca educativa collaborando a iniziative promosse dall’Università di Bologna e dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna. Suoi campi di interesse sono le lingue straniere e la traduttologia, l’educazione civica, la geopolitica.… ... continua a leggere
MAURIZIO FERRARIS
Maurizio Ferraris è professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Torino. Dirige il LabOnt (“Laboratorio di Ontologia”) presso l’Università di Torino e collabora con le pagine culturali de “la Repubblica”. Tra i suoi libri recenti: Goodbye Kant! Cosa resta oggi della Critica della ragion pura (Milano 2004); Dove sei? Ontologia del telefonino (Milano 2005); Sans papier. Ontologia dell’attualità (Roma 2007); Il tunnel delle multe. Ontologia degli oggetti quotidiani (Torino 2008); Piangere e ridere davvero. Feuilleton (Genova 2009); Ricostruire la decostruzione (Milano 2010); Estetica razionale (Milano 2011); Filosofia per dame (Milano 2011); Anima e iPad (Milano 2011); Manifesto del nuovo realismo (Roma-Bari 2012); Realismo positivo (Torino 2013); Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce (Roma-Bari 2014); Spettri di Nietzsche (Milano 2014); L’imbecillità è una cosa seria (Milano 2016); Postverità e altri enigmi (Milano 2017); Il denaro e i suoi inganni (con J.R. Searle, Torino 2018); Scienza nuova. Ontologia della trasformazione digitale (Torino 2018); Intorno agli unicorni. Supercazzole, ornitorinchi, ircocervi (Bologna 2018); Cinema and Ontology (con E. Terrone, Milano-Udine 2019); From Fountain to Moleskine (Leiden 2019); Documanità. Filosofia del mondo nuovo (Roma-Bari 2021). … ... continua a leggere
Report di ARIANNA ELISA OIAN su Filosofia in città 2020. Del camminare in poesia
Report di ARIANNA ELISA OIAN
Studentessa del Liceo “G. Marinelli” di Udine
sul primo incontro di FILOSOFIA IN CITTÀ 2020. Del camminare in poesia
Il primo incontro di filosofia in città 2020, tenutosi lo scorso 12 gennaio al teatro Giovanni da Udine a cura di Beatrice Bonato, presidente della Società Filosofica Italiana Sezione Friuli Venezia Giulia, ha visto riproposto l’affascinante tema degli “Animali Parlanti”, un percorso che unisce e lega la filosofia, la poesia e le arti visive tramite il linguaggio. Si è discusso del “camminare in poesia”, titolo ispirato a un’espressione del filosofo italiano Giorgio Agamben, “passeggiar-se”[1], cercando nella poesia gli elementi per un dialogo con il pensiero filosofico. La possibilità di una tale esperienza presuppone una elevata conoscenza della lingua, in cui essa superi il suo fine comunicativo per scoprire qualcosa di insito nella natura umana, per scoprirvi un indissolubile legame, appunto, con la lingua stessa. La relatrice Sergia Adamo, professoressa di Teoria della letteratura e Letterature comparate all’Università di Trieste, è riuscita in modo brillante a esplicitare questo concetto attraverso un confronto tra le liriche e la poetica di Umberto Saba e quelle di Charles Baudelaire. All’inizio dell’incontro, le poesie sono state lette ed … ... continua a leggere
Articolo di Marina Maestrutti e Claudio Tondo
Sul nuovo numero di “Philosophy Kitchen” (VI, 10, marzo 2019), Filosofia e fantascienza. Spazi, tempi e mondi altri, a cura di Antonio Lucci e Mario Trino, il contributo di Marina Maestrutti e Claudio Tondo, Il fascino indiscreto del potere. Mondi regressivi e sopravvivenze utopiche.
L’articolo si propone di approfondire, nell’ambito del recente panorama letterario e delle serie televisiva, due esempi particolarmente pertinenti nel porre il ruolo del potere come motore fondamentale delle dinamiche sociali e umane. Piuttosto che nella forma della fantascienza, la narrativa presa in esame ricade nel genere della speculative fiction. Entrambe le opere analizzate, Il racconto dell’Ancella di Margaret Atwood, pubblicato nel 1985 (la serie televisiva è il 2017) e il romanzo di Naomi Alderman, Ragazze elettriche del 2016, intervengono nel dibattito femminista contemporaneo riducendo la componente tecnoscientifica propria della distopia del Ventesimo secolo per approfondire la dimensione utopico-distopica, centrata invece sull’esercizio del potere sul corpo e del corpo.
Se Atwood, ereditando la classica critica delle distopie del ventesimo secolo, mette in guardia contro i risultati illiberali insiti nelle società contemporanee, Alderman sembra piuttosto proporre una terapia d’urto che mira essenzialmente a provocare una reazione di “ripugnanza” verso l’esercizio del potere “nudo”, basato … ... continua a leggere
Una collaborazione di ricerca tra la SFI-FVG e l’Università di Udine
Dal primo maggio 2019, per la durata di un anno, si svilupperà un progetto di ricerca, finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (ex L.R. 34 art. 5 c. 29-33), sul tema “L’insegnamento filosofico nelle scuole superiori di Udine e le relazioni con gli altri. Un’indagine fenomenologica”. Vincitrice dell’assegno di ricerca a seguito di valutazione comparativa, risulta la professoressa FLORIANA FERRO. La ricerca, condotta sotto la supervisione scientifica del professor BRUNELLO LOTTI, si svolgerà continua a leggere…… ... continua a leggere
Il coraggio della verità in Foucault – Alice Pellicciotti
FILOSOFIA IN CITTA’
Il coraggio della verità in Foucault
di Alice Pellicciotti
«[…] All’ultimo momento, gli si sciolse la lingua, e lui disse: “Critone, sono in debito di un gallo ad Asclepio”. Queste ridicole e terribili ultime parole significano per chi ha orecchie: “O Critone, la vita è una malattia!”. Possibile? Pessimista un uomo par suo, che vive serenamente e sotto gli occhi di tutti, come un soldato? Non s’era appunto preoccupato d’altro che di far buon viso alla vita, e per tutta la durata di essa aveva tenuto nascosto il suo giudizio ultimo, il suo più ultimo sentimento! Socrate, Socrate, ha sofferto della vita! E se ne è anche vendicato […]» (Friedrich Nietzsche, La Gaia Scienza – Aforisma 340)
Queste parole di Friedrich Nietzsche, riprese successivamente da Michel Foucault in uno dei suoi corsi, Il coraggio della verità, sono state il punto di partenza della questione affrontata durante il secondo incontro di “Filosofia in città 2018”, domenica 18 febbraio presso il Teatro San Giorgio a Udine. Per questo incontro, organizzato da Beatrice Bonato, sono stati scelti dei passi tratti da due opere di Nietzsche, La gaia scienza e La genealogia della morale, e da due testi … ... continua a leggere
Il possibile, l’impossibile, l’assurdo – Dell’insegnamento. Lezione di Beatrice Bonato
L’impossibile, il possibile, l’assurdo – Dell’insegnamento
Beatrice Bonato
Lezione dell’8 aprile 2018 alla Scuola di Filosofia di Trieste https://scuolafilosofia.wordpress.com/
Equivocità dell’impossibile 1
Partirò da una domanda preliminare: cosa tiene insieme i tre impossibili nominati da Freud? Perché proprio quelli e non altri? Ѐ come se, in forma negativa, associandoli cioè nella comune impossibilità, Freud pensasse a un’affinità tra essi. Ciò che li accomuna, in altre parole, non può essere semplicemente il fatto che sono – ammesso che lo siano – tutti impossibili.
Mi sembra sia qui sottintesa l’idea che il compito comune al governo, alla psicoanalisi, all’insegnamento, sia talmente ambizioso, elevato, esigente, da dover entrare in conflitto con i limiti e gli ostacoli incontrati nell’esperienza effettiva. Quindi prima di tutto credo si tratti di portare alla luce questa idea sottintesa. Ѐ facile capire che si tratta del proposito di rendere gli esseri umani migliori e più felici, nel senso classico della parola, attraverso la guida di qualcun altro che si trovi in una posizione caratterizzata da una certa superiorità, per quanto relativa. Si capisce allora molto bene perché, se questo è l’ideale sotteso alla politica, dal punto di osservazione in cui Freud viene a trovarsi non ci possano essere illusioni … ... continua a leggere