Il possibile, l’impossibile, l’assurdo – Dell’insegnamento. Lezione di Beatrice Bonato

L’impossibile, il possibile, l’assurdo – Dell’insegnamento

scuola fil tsBeatrice Bonato
Lezione dell’8 aprile 2018 alla Scuola di Filosofia di Trieste https://scuolafilosofia.wordpress.com/

Equivocità dell’impossibile 1

Partirò da una domanda preliminare: cosa tiene insieme i tre impossibili nominati da Freud? Perché proprio quelli e non altri? Ѐ come se, in forma negativa, associandoli cioè nella comune impossibilità, Freud pensasse a un’affinità tra essi. Ciò che li accomuna, in altre parole, non può essere semplicemente il fatto che sono – ammesso che lo siano – tutti impossibili.

Mi sembra sia qui sottintesa l’idea che il compito comune al governo, alla psicoanalisi, all’insegnamento, sia talmente ambizioso, elevato, esigente, da dover entrare in conflitto con i limiti e gli ostacoli incontrati nell’esperienza effettiva. Quindi prima di tutto credo si tratti di portare alla luce questa idea sottintesa. Ѐ facile capire che si tratta del proposito di rendere gli esseri umani migliori e più felici, nel senso classico della parola, attraverso la guida di qualcun altro che si trovi in una posizione caratterizzata da una certa superiorità, per quanto relativa. Si capisce allora molto bene perché, se questo è l’ideale sotteso alla politica, dal punto di osservazione in cui Freud viene a trovarsi non ci possano essere illusioni … ... continua a leggere

Sul Prologo di Filosofia in città. Resoconto di Alice Pellicciotti

Sul PROLOGO di FILOSOFIA IN CITTÀ 2018. Il cantiere di Marcel Hénaff
di ALICE PELLICCIOTTI

«E, prima di tutto, come dobbiamo intendere l’espressione “il prezzo della verità”? basterebbe rispondere: letteralmente. Questo non vuol dire in primo luogo che non si tratta del significato metaforico normalmente veicolato da questa espressione, la quale si riferisce allora a un costo morale; in questo caso si vuole indicare lo sforzo o la rinuncia necessari per l’affermazione, la scoperta o l’ammissione della verità. […] il “prezzo” della verità definisce allora l’onestà o il coraggio che esige da noi (nella ricerca, nella confessione, nell’indagine) l’affermazione o il riconoscimento dei fatti accertati, cioè il rifiuto della menzogna. Prezzo spirituale, insomma: prezzo simbolico. Ma perché appunto bisogna chiedere proprio al vocabolario economico di fornire l’espressione metaforica di questo sforzo? Esiste forse, letteralmente un “prezzo della verità”? Una situazione in cui essa sia oggetto di vendita? Bisogna certo ammettere che non se ne vedono esempi […] dovremmo dunque affermare che tale espressione non ha contenuto letterale, che essa è immediatamente metaforica.» (M. Hénaff, Il prezzo della verità, pp. 17-18).

La verità, quella che pesa, quella che insegna ma che può anche nuocere, così importante ma talvolta così dolorosa, … ... continua a leggere

Filosofia in città. Il cantiere di Marcel Hénaff

Venerdì 24 novembre 2017,  ore 16
Università di Udine, Palazzo Antonini, Aula 12

Filosofia in città 2018. Il prezzo della verità. Prologo: Il cantiere di Marcel Hénaff
Interventi di FRANCESCA SCARAMUZZA, SIMONE FURLANI.
Letture di Stefano Rizzardi da testi di M. Hénaff

Abstract

La riflessione sul dono, il rapporto con ciò che nell’universo umano è “fuori prezzo”, dunque non disponibile per il mercato, viene messa in movimento dalla figura di Socrate e dalla sua affermazione, resa di fronte ai giudici, di essere povero e di non aver mai chiesto denaro per il suo insegnamento. Hénaff interpreta il problema posto da Platone, al quale dedica un’attenta disamina, come un’eco persistente della pratica del dono cerimoniale, già ormai in declino se non in via di sparizione nell’epoca classica. Egli è singolarmente attratto da questa figura del dono, che nella sua peculiarità viene dapprima presentata nel Saggio sul dono di Marcel Mauss, con il quale il nostro autore si pone in costante dialogo e talora in polemica. Quella tipologia particolare di dono, caratterizzato dalla pubblicità e dall’obbligo della reciprocità, gli sembra incarnare un modello di socialità paradigmatico, in quanto permette di stringere intensi rapporti personali attraverso l’offerta di … ... continua a leggere

Articolo di Elena Toso, 5°E del Liceo Copernico di Udine

La seguente relazione verterà sul tema trattato dalla prof.ssa Ilaria Possenti (docente di filosofia politica dell’Università di Verona) nel seminario dal titolo:  Ripensare la libertà. La crisi della democrazia tra economia e politica.

Verranno brevemente analizzati qui i concetti di democrazia ed economia all’interno della storia, per riuscire a comprendere la loro relazione e come questa abbia potuto portare all’odierna crisi democratica dell’occidente continua qui... continua a leggere

Summer School 2017. Articolo di Elena Toso, 5°E del Liceo Copernico, Udine)

CRISI DELLA DEMOCRAZIA ED ECONOMIA

La seguente relazione verterà sul tema trattato dalla prof.ssa Ilaria Possenti (docente di filosofia politica dell’Università di Verona) nel seminario dal titolo:  Ripensare la libertà. La crisi della democrazia tra economia e politica.

Verranno brevemente analizzati qui i concetti di democrazia ed economia all’interno della storia, per riuscire a comprendere la loro relazione e come questa abbia potuto portare all’odierna crisi democratica dell’occidente.

Oltre a Platone ed Aristotele, verranno citati gli scritti di Karl Polanyi (Economie primitive, arcaiche e moderne, Einaudi), e di Moses Finley (La democrazia degli antichi e dei moderni, Mondadori), autori a cui la Possenti ha fatto maggior riferimento nella sua trattazione.

Ilaria Possenti introduce la questione con una domanda: è ancora possibile parlare di democrazia e libertà quando la vita della “polis” si svolge sul mercato e per il mercato?

Analizziamola: il termine “polis” ci rimanda alla Grecia antica, in particolar modo ad Atene (polis per eccellenza). E’ qui che nasce (tra il VI ed il V sec. a.C.)  la democrazia, che vede l’attiva partecipazione degli ateniesi al governo della città, e che si configura, quindi, come una democrazia partecipativa. Era indispensabile che il singolo si interessasse … ... continua a leggere

Summer School. Articolo di Elena Toso, 5°E del Liceo Copernico di Udine

CRISI DELLA DEMOCRAZIA ED ECONOMIA

 

La seguente relazione verterà sul tema trattato dalla prof.ssa Ilaria Possenti (docente di filosofia politica dell’Università di Verona) nel seminario dal titolo:  Ripensare la libertà. La crisi della democrazia tra economia e politica.

Verranno brevemente analizzati qui i concetti di democrazia ed economia all’interno della storia, per riuscire a comprendere la loro relazione e come questa abbia potuto portare all’odierna crisi democratica dell’occidente.

Oltre a Platone ed Aristotele, verranno citati gli scritti di Karl Polanyi (Economie primitive, arcaiche e moderne, Einaudi), e di Moses Finley (La democrazia degli antichi e dei moderni, Mondadori), autori a cui la Possenti ha fatto maggior riferimento nella sua trattazione.

 

Ilaria Possenti introduce la questione con una domanda: è ancora possibile parlare di democrazia e libertà quando la vita della “polis” si svolge sul mercato e per il mercato?

Analizziamola: il termine “polis” ci rimanda alla Grecia antica, in particolar modo ad Atene (polis per eccellenza). E’ qui che nasce (tra il VI ed il V sec. a.C.)  la democrazia, che vede l’attiva partecipazione degli ateniesi al governo della città, e che si configura, quindi, come una democrazia partecipativa. Era indispensabile che il singolo … ... continua a leggere

Edoardo Greblo

E Greblo

Edoardo Greblo (Capodistria 1954), redattore di “aut aut” dal 1987, è stato docente a contratto presso le Facoltà di Lettere e Filosofia, Scienze della formazione e Giurisprudenza. Oltre a diverse traduzioni e saggi, ha pubblicato La tradizione del futuro (Liguori, Napoli, 1989), Democrazia (Il Mulino, Bologna, 2000), A misura del mondo (Il Mulino, Bologna, 2004), Filosofia di Beppe Grillo (Mimesis, Milano-Udine 2012), Politiche dell’identità (Mimesis, Milano-Udine 2012), Etica dell’immigrazione, (Mimesis, Milano-Udine 2015). Ha collaborato alla Enciclopedia del pensiero politico (a cura di R. Esposito e C. Galli, Laterza, Roma-Bari 2000) e al Manuale di storia del pensiero politico (a cura di C. Galli, Il Mulino, Bologna, 2001, 20113). È inoltre coautore, insieme a C. Galli e S. Mezzadra, di Il pensiero politico del Novecento (Il Mulino, Bologna, 2005, 20112).… ... continua a leggere

LA PSICANALISI DI FRONTE AL TERRORE di Claudia Furlanetto

L’essenza stessa di ciò che separa è la fratellanza” (J. Lacan)

Dall’intervista di Guy Lérès

Attacco alla generazione Bataclan: perché?1, a cura di Alessandra Guerra, è un nuovo libro della collana “Libertà di psicanalisi”, un’iniziativa editoriale che nasce dal pensiero di salvaguardare la molteplicità dei punti di vista della psicanalisi sulla cura: la cura di sé, la cura educativa, la cura politica, la cura della libertà, che non è solo libertà della psicanalisi, ma anche – attraverso la psicanalisi – della vita civile in generale. Questo libro ribadisce qualcosa che Michel Plon ha affermato nel 2000 in occasione degli Stati Generali della psicanalisi, organizzati da René Major a Parigi. Nel suo breve intervento dal titolo “Rimanere rivoluzionari” Michel Plon afferma che oggi la psicanalisi è tentata di ripiegarsi sul versante terapeutico della cura, rinunciando alla sua vocazione politica. La psicanalisi o è politica o non è. Il libro Attacco alla generazione Esec_Loc Plon 2016.inddBataclan: perché?, una raccolta di interviste a otto diversi psicanalisti, realizzata pochi giorni dopo i fatti del Bataclan, conferma pienamente la vocazione politica della psicanalisi. La difesa della libertà di ciascuno che la psicanalisi fa dal divano non è un atto intimistico e privato. ... continua a leggere