Intervista di Claudia Furlanetto a Eugenio Borgna attorno al libro Parlarsi. La comunicazione perduta, Einaudi 2015.
Pordenonelegge, 19 settembre 2015.
Parlarsi. La comunicazione perduta.
C.F. Cominciamo a riflettere a partire dal titolo che è una sorta di caleidoscopio semantico. Parlarsi può essere inteso come un parlare intersoggettivo, parlare all’altro, ma anche come un parlarsi intrasoggettivo, un parlare a sé. In che relazione sono queste due dimensioni del parlarsi? Anche il sottotitolo lascia intravvedere più direzioni possibili di senso: la comunicazione è perduta quando è vuota chiacchiera, ma c’è un perdersi nella comunicazione, che è fatta di silenzi, di parole insufficienti a dire ciò che si prova, dove la comunicazione si apre a nuove possibilità. Può introdurci e guidarci in queste molteplici direzioni di senso cui allude il titolo della sua opera?
E.B. Una domanda bellissima, come ogni sua domanda, che si confronta con la molteplicità dei significati che alcune parole, queste creature viventi, hanno in sé, ma che si confronta anche con il fatto che un testo scritto, lo diceva Platone nel Fedro, si consegna indifeso agli occhi di chi lo legga. Sulla scia di queste premesse, vorrei dirle che, nelle intenzioni dell’editore e mie, il titolo avrebbe dovuto … ... continua a leggere