Damiano Cantone (ISIS “Malignani” di Udine – Direttore della rivista “Scenari”)
Laboratorio: 29 settembre, aula 404, IV piano, ore 16,15- 18,15
Il cinema e la psicoanalisi condividono grosso modo la stessa data di nascita. Assieme percorrono le vicende del Novecento, incrociandosi con le forme e della cultura e dell'arte che caratterizzano la storia del secolo scorso. Il laboratorio di cinema e psicoanalisi intende offrire agli studenti le coordinate per orientarsi in questo percorso che è al contempo teorico, pratico e storico. Questo avverrà tracciando i contorni di tre piani di discorso distinti. Nel primo vedremo come il cinema ha usato la psicoanalisi per migliorare o strutturare i propri funzionamenti narrativi Nel secondo come il cinema ha rappresentato la psicoanalisi, contribuendo alla sua vulgata popolare e alla sua diffusione sociale. Nel terzo e più impegnativo livello vedremo come la psicoanalisi si è rapportata al cinema, facendone spesso luogo di esemplificazione concettuale e più raramente strumento di sperimentazione teorica. Da Musatti a Lacan, da Metz a Žižek ripercorreremo per punti i principali approcci psicoanalitici alla teoria dell'identificazione, dello sguardo e della proiezione. Damiano Cantone (Udine 1977) ha insegnato Storia dell’Estetica presso l’Università degli studi di Trieste. Si occupa dei rapporti fra cinema e filosofia, con particolare attenzione al lavoro di Gilles Deleuze. Ha pubblicato, fra gli altri, interventi su Deleuze, Lyotard, Hitchcock, Cronenberg. Tra le sue pubblicazioni recenti ricordiamo I film pensano da soli (Milano 2013) e (con P. Tomaselli) Suspense! Il cinema della possibilità (Napoli 2016) È traduttore e curatore di numerose opere del filosofo sloveno Slavoj Zizek; è direttore della rivista Scenari e redattore della rivista “aut aut”.