Chiara Collamati (Università di Padova)
Lezione: mercoledì 28 settembre, Via Alviano, 18, aula 404, IV piano, ore 14-16.
Seminario: giovedì 29 settembre, aula “Docenti”, VI piano, ore 14-16 e venerdì 30 settembre, ore 10-12.
Una psicanalisi senza inconscio. L’approccio sartriano al pensiero di Freud
Durante la lezione mostreremo il posizionamento critico adottato da Sartre nei confronti della psicanalisi freudiana, evidenziando in particolare i presupposti filosofici del rifiuto della categoria d’inconscio. A tal scopo, verrà presentato il progetto di «psicanalisi esistenziale» tratteggiato ne L’essere e il Nulla, dopo aver fornito brevemente le coordinate generali dell’opera e del contesto storico-filosofico in cui essa si colloca. Verranno inoltre evocati gli esperimenti di «biografie esistenziali» che Sartre ha condotto su figure quali Baudelaire, Genet e Flaubert. Si farà riferimento, infine, alla stesura di una sceneggiatura su Freud, richiestagli dal registra J. Houston per il film Freud: The secret passion (1962), cui Sartre rifiuterà però di associare il suo nome. Il manoscritto risulta però utile per comprendere il complesso rapporto (di vicinanza, non solo di opposizione) che Sartre ha instaurato con il pensiero freudiano.
La prima sessione del seminario propone un affondo mirato nella sezione IV de L’essere e il nulla, (capp. I-II): qui Sartre si confronta criticamente con il metodo della psicanalisi freudiana, rifiutandone gli assunti fondamentali (l’idea di inconscio), ma tentando al contempo di integrarne alcuni aspetti nella propria concezione della psicanalisi (in particolare: l’idea di nevrosi, il ruolo della sessualità e dell’infanzia nella comprensione dei fenomeni psichici, il carattere significante di ogni atto o comportamento umano).
La seconda sessione del seminario prenderà in esame quello che può essere considerato il primo tentativo di psicanalisi esistenziale, ovvero lo scritto che Sartre dedica a Baudelaire nel 1946. Quest’ultimo permetterà di compiere tre passaggi analitici:
- comprendere come Sartre abbia “messo in pratica” il proprio metodo psicanalitico, applicandolo ad un caso specifico;
- interrogare l’effettiva tenuta della psicanalisi esistenziale come tentativo di comprensione del rapporto tra la dimensione singolare del vissuto (fin nelle sue forme patologiche) e le determinazioni storico-sociali del comportamento umano; o ancora, il nesso che lega nevrosi e creazione letteraria.
- riflettere, infine, sui limiti interni alla lettura sartriana di Freud.
Chiara Collamati è dottore di ricerca in Filosofia Politica e Storia del Pensiero Politico presso l’Università degli Studi di Padova e l’Université de Toulouse II Jean Jaurès. È autrice di diversi saggi, apparsi in Italia e all’estero, dedicati al pensiero sartriano. È membro del “Gruppo di ricerca sui processi di soggettivazione politica nella società contemporanea” dell’Università di Padova, e del “Groupe Belge d'Études Sartriennes” dell’Université de Liège. I suoi interessi di ricerca si concentrano sul pensiero francese contemporaneo, sulla filosofia di Marx e sul marxismo riletti a partire da un approccio marcato dalla Teoria Critica e dalla Storia Concettuale.