Igor Pelgreffi (Università di Verona)
Lezione: lunedì 26 settembre, Polo Universitario di Gorizia, in via D’Alviano, 18, aula 404, IV piano, ore 10-12
Seminario: martedì 27 settembre, aula “Docenti”, VI piano, ore 10-12 e 14-16
Psicoanalisi, decostruzione e scrittura: il legame complesso tra Freud e Derrida
Quale rapporto possiamo stabilire tra psicoanalisi e decostruzione? Le lezioni indagheranno da una parte come alcuni elementi della psicoanalisi siano filtrati nel dispositivo decostruttivo derridiano e dall’altra il modo originale con cui Derrida ha rielaborato diversi motivi freudiani. Dopo una presentazione dei principali elementi della filosofia di Derrida, ci si soffermerà sul tipo di debito contratto da Derrida verso Freud, in particolare: nelle idee centrali del suo pensiero (différance, scrittura, traccia); nel tipo di critica alla nozione di soggetto; nell’importanza dell’inconscio nei processi decostruttivi. Poi, esaminando alcuni testi di Derrida, fra cui Freud e la scena della scrittura e Speculare – su “Freud”, verranno approfondite la questione del vivente, la questione dell’istituzione del sapere nel suo rapporto con la ripetizione e il problema autobiografico dell’auto-riproduzione del soggetto. Nelle conclusioni si tenterà di tematizzare il nesso filosoficamente rilevante tra queste tre questioni.
Igor Pelgreffi è professore a contratto in Etica e filosofia della persona (Università di Verona) e docente nella scuola superiore a Bologna. È redattore di “Kaiak. A Philosophical Journey” e di “Officine filosofiche”, e collaboratore di “Doppiozero” e “Lo sguardo”. La sua ricerca parte da un interesse per Nietzsche e per la filosofia contemporanea (ha curato l’edizione italiana di opere di Derrida, Nancy e Žižek), e si concentra sui temi della corporeità e delle relazioni tra filosofia, scrittura e corpo (saggi su Bernhard, Camus, Derrida, Gadda, Gargani, Morselli, Nancy, Nietzsche, Sennett, Žižek). Più di recente, all’interno di un’analisi critica delle diverse forme espressive del “filosofico” in epoca contemporanea, si è occupato sia di autobiografia che della natura del rapporto tra il filosofo e i dispositivi mediali. Attualmente sta sviluppando una ricerca sul tema dell’automatismo. Tra i suoi libri: La scrittura dell’autos. Derrida e l’autobiografia (2015), Scrittura e filosofia. Jacques Derrida interprete di Nietzsche (2014) e la curatela de Il pensiero e il suo schermo. Morfologie filosofiche fra cinema e nuovi media (2013).