MACELLUM – Evento straordinario di FILOSOFIA IN CITTA’ 2018

 

14 giugno, ore 20.30
TEATRO SAN GIORGIO, Udine
Sezione FVG a UDINESTATE 2018

Evento straordinario
della rassegna
FILOSOFIA IN CITTA’ 2018 – Il prezzo della verità

macellum locandinaMACELLUM 

Lettura scenica-concerto con
CHIARA DONADA e STEFANO RIZZARDI
Musiche originali di RENATO MIANI

Riccardo Burato, Pianoforte
Adolfo Del Cont, Fisarmonica
Franco Feruglio, Contrabbasso
da un’idea e a cura di Beatrice Bonato

L’edizione 2018 di FILOSOFIA IN CITTA’ si è conclusa con un appuntamento serale di grande suggestione, la lettura scenica-concerto MACELLUM.

INGRESSO LIBERO E GRATUITO

Ecco il video integrale dello spettacolo.

Leggi l’articolo di Fabiana Dallavalle pubblicato l’11 giugno sul “Messaggero Veneto” Macellum – articolo Messaggero  

Ascolta l’intervista del 12 giugno a Ondefurlane https://www.spreaker.com/user/ondefurlane/aa-12-06-2018-macellum-nuda-pelle

Vedi Foglio sala macellum

Macellum è la riduzione di un lavoro del 1979 a firma di Maria Schiavo, scrittrice, saggista e, all’epoca, protagonista del femminismo radicale dei gruppi di autocoscienza italiani e francesi.
Lo spettacolo viene proposto nell’ambito di UDINESTATE a tutto il pubblico cittadino, ad arricchire il percorso filosofico compiuto da gennaio a maggio. Un legame forte stringe lo spettacolo a molti argomenti sviluppati e discussi nel ciclo Il prezzo della verità. Affermando l’esigenza di “partire da sé”, le donne … ... continua a leggere

FILOSOFIA IN CITTA’. Nicola Gasbarro, Giovanni Leghissa

melagrana 1Domenica 20 Maggio 2018,  ore 11        Teatro Nuovo Giovanni da Udine
A costo della vita?
NICOLA GASBARRO, GIOVANNI LEGHISSA
Letture di Stefano Rizzardi, Cristina Benedetti, Alessandra Pergolese
da testi di R. Girard, J. Baudrillard, F. Benslama
Musiche di Serge Prokof’ev e Igor Stravinskij. Andrea Boscutti, pianoforte

Abstract

Il disprezzo per la vita “semplicemente” umana, tanto la propria quanto quella degli altri, la ferma determinazione a distruggerla nel nome di una verità religiosa assoluta, vissuta e concepita probabilmente in modo distorto, si colgono ormai con chiarezza dietro le azioni terroristiche. Nello specchio deformato del terrorismo integralista, fenomeno che ha certo radici politiche intricate, vediamo profilarsi la figura del sacrificio. Figura che spaventa, evocando scenari “primitivi” e modi di vivere che credevamo superati. D’altra parte, la morte inflitta e autoinflitta appare come una sfida estrema all’Occidente secolarizzato, sfida che sorge sulle macerie della globalizzazione, nel deserto culturale aperto sul rovescio delle sue promesse. Per converso, l’Occidente si dispone anch’esso a “sacrificare” qualcosa, seppure in un orizzonte de-sacralizzato: la libertà in cambio della sicurezza. Quale verità può mai richiedere il prezzo della vita? E quale salvezza può ripagare la cessione della libertà?… ... continua a leggere

FILOSOFIA IN CITTA’. Damiano Cantone, Massimiliano Roveretto

 

melagrana 1FILOSOFIA IN CITTA’ 2018
Il prezzo della verità

Quarto appuntamento domenicale

Domenica 15 aprile 2018, ore 11,   Udine, Casa Cavazzini

Il limite dell’utile
DAMIANO CANTONEMASSIMILIANO ROVERETTO


Letture di Stefano Rizzardi da testi di Georges Bataille
Musiche di Cristina Cristancig. Ensemble del Conservatorio Tomadini:
Laura Ulloa, soprano
Milica Jovanovic, clarinetto
Manuela Ifteni e Nadja Perovič, violini
Irene Francois, viola
Anna Molaro, violoncello

Vedi programma con le letture → Foglio sala15 aprile

Abstract  

Nel confrontare l’economia di mercato e i circuiti del dono, sia che li si ponga in continuità sia che se ne accentui l’estraneità reciproca, si dà in genere per scontato di sapere cosa sia propriamente l’economia. Si tratta, sembra ovvio, della sfera dell’utile e del calcolo. Il pensiero di Bataille sovverte precisamente questa assunzione, valida solo per il capitalismo e per le società borghesi, per teorizzare l’esistenza di un’“economia generale”: diversamente da quella “ristretta”, essa non solo ammette ma esige lo spreco, la distruzione, la perdita, il consumo improduttivo. Solo in questo senso si potrebbe parlare di “economia” del dono, come della gloria, della festa, del gioco, attività umane “sovrane”, ovvero irriducibili a quella servile, che distrugge sì, ma sempre in funzione della produzione. ... continua a leggere

FILOSOFIA IN CITTA’ – SCUOLE. Antonio Lucci. Pordenone

 

Locandina LucciMartedì 10 aprile, ore 10.30, Auditorium Zanon, Udine
Mercoledì 11 aprile, ore 10.30, Casa dello studente “A. Zanussi”, Pordenone

FILOSOFIA IN CITTA’ – SCUOLE
Fare filosofia con i media. Cinema, Serie televisive e Videogames
con ANTONIO LUCCI
Incontri dedicati agli studenti dei Licei

Abstract

“I media stabiliscono la nostra condizione”. Con questa incisiva frase il filosofo tedesco Friedrich A. Kittler apriva il suo testo Grammophon, Film, Typewriter (1986), pietra miliare nella storia degli studi sui media. Lo studioso intendeva dire che i soggetti – sia i singoli che i collettivi – sono determinati nel loro modo di essere, di vivere e di vedere il mondo, dai media che li circondano, e in cui sono immersi. Kittler non si riferiva solo ai media tecnologici e agli strumenti di comunicazione, ma a ogni elemento tecnico che funziona da mediazione tra il soggetto e il suo mondo. È però un fatto che al giorno d’oggi questi strumenti sono principalmente quelli digitali e audiovisivi: dalla televisione (che sta vivendo un momento di profonda crisi e cambiamento) agli smartphone, da internet ai braccialetti utilizzati per quantificare le prestazioni corporee. L’illustrazione generale della filosofia dei media e l’analisi ravvicinata di alcuni media specifici … ... continua a leggere

FILOSOFIA IN CITTA’ – SCUOLE. Antonio Lucci. Udine

Locandina LucciMartedì 10 aprile, ore 10.30,  Auditorium Zanon, Udine
FILOSOFIA IN CITTA’ – SCUOLE

Fare filosofia con i media. Cinema, Serie televisive e Videogames
ANTONIO LUCCI
Incontro dedicato agli studenti, aperto anche al pubblico

Abstract

“I media stabiliscono la nostra condizione”. Con questa incisiva frase il filosofo tedesco Friedrich A. Kittler apriva il suo testo Grammophon, Film, Typewriter (1986), pietra miliare nella storia degli studi sui media. Lo studioso intendeva dire che i soggetti – sia i singoli che i collettivi – sono determinati nel loro modo di essere, di vivere e di vedere il mondo, dai media che li circondano, e in cui sono immersi. Kittler non si riferiva solo ai media tecnologici e agli strumenti di comunicazione, ma a ogni elemento tecnico che funziona da mediazione tra il soggetto e il suo mondo. È però un fatto che al giorno d’oggi questi strumenti sono principalmente quelli digitali e audiovisivi: dalla televisione (che sta vivendo un momento di profonda crisi e cambiamento) agli smartphone, da internet ai braccialetti utilizzati per quantificare le prestazioni corporee. L’illustrazione generale della filosofia dei media e l’analisi ravvicinata di alcuni media specifici (come le serie televisive, i videogames, ma pure un ... continua a leggere