GLI OGGETTI E LE COSE. ARTE E FILOSOFIA

Continua e la rassegna FILOSOFIA IN CITTA’ 2024. PENSARE IL PRESENTE

Domenica 17 novembre, ore 11
Udine, Torre di Santa Maria, Via A. Zanon 24

GLI OGGETTI E LE COSE. ARTE E FILOSOFIA

Interventi di
BEATRICE BONATOFLORIANA FERROPAOLO TOFFOLUTTI
Letture di STEFANO RIZZARDI

Se il senso primario dell’essere non fosse da ricercare dalla parte del soggetto che conosce e agisce, il soggetto umano per eccellenza, ma piuttosto si trovasse nel carattere oggettuale di ogni cosa? È questa la tesi in cui si riconoscono oggi una serie di pensatori americani, a partire da Graham Harman, fondatore e maggiore esponente della teoria filosofica nota appunto come “Object-Oriented Ontology”. Teoria suggestiva seppure controversa, che rappresenta una delle versioni più forti del realismo, opponendosi alle più rilevanti prospettive filosofiche della modernità. Lungi dall’essere soltanto un esercizio speculativo, essa incrocia alcuni importanti percorsi del pensiero ecologico, nel loro tentativo di abbandonare il soggettivismo e l’antropocentrismo.
La nostra attenzione si soffermerà in particolare sulle implicazioni che Harman ne trae in relazione all’arte contemporanea, in un libro, Arte e oggetti (2019), dove convivono posizioni piuttosto tradizionali con chiavi di lettura innovative e stimolanti. Muovendosi sul confine tra ontologia ed estetica, questa riflessione spinge … ... continua a leggere

LA FILOSOFIA OCCIDENTALE E IL PENSIERO INDIANO

Domenica 6 ottobre, ore 10.30
Udine, Conservatorio Statale di Musica “J. Tomadini”, Sala Vivaldi
in collaborazione anche con la Società Indologica “Luigi Pio Tessitori”

La filosofia occidentale e il pensiero indiano
Evoluzione di un dialogo
Interventi di
EMANUELA MAGNO
ANTONIO RIGOPOULOS

Musiche eseguite da
GIULIA FRESCHI, violino
ALESSANDRO DEL GOBBO, pianoforte

Dal XVIII secolo ha inizio la storia delle interpretazioni occidentali del pensiero indiano, nutrite ora da un’appassionata ammirazione, ora da pregiudizi di superiorità, in cui si riflettono, attraverso la costruzione dell’immagine dell’altro, le immagini in cui l’Occidente – ammesso che si possa parlarne al singolare – si è via via riconosciuto. Cercheremo di capire come si sia evoluto nel corso del tempo il confronto tra la filosofia europea e l’India, e quale spazio si sia aperto per un dialogo libero da ipoteche di sapore eurocentrico. Uno spazio per pensare “con” l’India, in prospettiva interculturale, dando il giusto rilievo al carattere plurale, non riducibile a unità, della sua ricchissima tradizione. Quali potrebbero essere le domande e i temi che meglio si prestano a questo esercizio di un pensare in comune?

Si chiede di prenotare scrivendo a beatrix.bonato@gmail.com... continua a leggere

L’Ecologia profonda di Arne Næss

Domenica 29 settembre, ore 15

A Vicino/lontano Mont
SUTRIO (UD)
ORT DI SIOR MATIE
in caso di pioggia Sala Polifunzionale

Visto il successo di luglio, si replica la performance

L’ECOLOGIA PROFONDA DI ARNE NÆSS, FILOSOFO E ALPINISTA
Interventi, letture, freestyle rap
Con BEATRICE BONATO,

DJ TUBET, STEFANO RYZARDUS  RIZZARDI

Qui foglio sala con letture →foglio sala 29 settembre

Nella solidarietà con le più piccole e poco appariscenti forme di vita incontrate sulle cime norvegesi, come nella conoscenza delle opere dei suoi maestri, Arne Næss ha cercato e trovato le fonti di ispirazione per l’elaborazione dell’ecologia profonda, o ecosofia, alla quale oggi guardano con crescente interesse diversi movimenti e correnti ecologiste. Il suo è un pensiero innovativo e radicale, lontano da approcci utilitaristici, sempre congiunto a un impegno militante ma privo di fanatismo, e a una pratica personale di vita rigorosa e coerente, ma anche gioiosa, nello spirito dell’insegnamento spinoziano.

INGRESSO LIBERO… ... continua a leggere

L’ECOLOGIA PROFONDA DI ARNE NAESS

A Vicinolontano /Mont
il prossimo evento a cura della SFI-FVG APS

Per la rassegna FILOSOFIA IN CITTÀ 2024. Pensare il presente

27 luglio 2024, ore 17
Cjasa da Duga
Salârs di Ravascletto (Udine)
In caso di maltempo, l’evento si terrà nella Chiesa di S. Giovanni

L’ecologia profonda di Arne Næss, filosofo e alpinista
Interventi, letture, Freestyle rap
Con

 Beatrice Bonato, Stefano Ryzardus Rizzardi, Dj Tubet

Nella solidarietà con le più piccole e poco appariscenti forme di vita incontrate sulle cime norvegesi, come nella conoscenza delle opere dei suoi maestri, Arne Næss ha cercato e trovato le fonti di ispirazione per l’elaborazione dell’ecologia profonda, o ecosofia, alla quale oggi guardano con crescente interesse diversi movimenti e correnti ecologiste. Il suo è un pensiero innovativo e radicale, lontano da approcci utilitaristici, sempre congiunto a un impegno militante ma privo di fanatismo, e a una pratica personale di vita rigorosa e coerente, ma anche gioiosa, nello spirito dell’insegnamento spinoziano.… ... continua a leggere

FILOSOFIA IN CITTA’ a Vicino/lontano. L'”AVVENTURA AMBIGUA DELLA MIGRAZIONE

Sabato 11 maggio, ore 15.30
Oratorio del Cristo
FILOSOFIA IN CITTA’. PENSARE IL PRESENTE

L’ “AVVENTURA AMBIGUA” DELLA MIGRAZIONE. Lo sguardo dell’etnopsichiatria

Interventi di

ROBERTO BENEDUCE, SIMONA TALIANI

Modera BEATRICE BONATO

La migrazione, che Il narratore senegalese Cheick Hamidou Kane definiva “ambigua”, si caratterizza come un’esperienza perturbante e ambivalente, in cui si mescolano il desiderio di rendersi autonomi dai paesi di origine, il dolore della separazione da un mondo sociale e culturale, la difficoltà di stabilire un rapporto con la nuova realtà dei paesi di arrivo. Questo intrico può manifestarsi in forme di disagio psichico che spesso vengono interpretate con categorie psichiatriche e psicoanalitiche rigide, astoriche, etnocentriche. La storia dell’etnopsichiatria, disciplina nata insieme alle imprese coloniali, rivela la tendenza persistente a leggere la sofferenza, dei colonizzati prima, dei migranti poi, senza indagarne la radici e negandone la peculiarità. Oggi, tuttavia, essa è di fronte alla necessità di una metamorfosi, già in opera nell’impostazione teorica e nella pratica clinica di antropologi ed etnopsichiatri come Roberto Beneduce e Simona Taliani. Sulla scorta di Frantz Fanon e di Ernesto de Martino, il loro lavoro con i migranti porta alla luce la complessa stratificazione dei conflitti alla base di certi sintomi. In … ... continua a leggere