Presso il liceo “C. Percoto” di Udine.
Intervento di Gian Paolo Terravecchia
La disputatio è una metodologia classica dell’insegnamento medioevale oggi caduta in disuso se si guarda la didattica ordinaria della realtà scolastica italiana e non solo. Nelle scuole statunitensi d’elite è però utilizzata ormai da alcuni anni con un certo successo per formare i giovani destinati a diventare la classe dirigente e in Italia, da qualche tempo, ci sono alcuni tentativi di riprenderla e di riproporla soprattutto nei licei. La competenza sui contenuti tende nella pratica didattica ordinaria ad essere in Italia il punto di arrivo della migliore attività formativa: si comunicano le conoscenze e lo studente le deve acquisire. La disputa filosofica invece, prende le mosse da una rigorosa competenza sui contenuti, indubbio prerequisito di un approccio serio e rigoroso al dibattito; essa è però volta a formare persone capaci di presentare i contenuti studiati con tale competenza da riuscire a convincere che le proprie tesi sono le migliori. Insegnando a disputare, si punta soprattutto a fare acquisire competenze, cioè un modo di essere e di porsi, avendo il massimo rigore nell’utilizzo delle conoscenze. Tale pratica dialettica in cui ci si mette in gioco per convincere l’uditorio … ... continua a leggere