Domenica 19 febbraio, ore 11
Casa Cavazzini, Udine, via Cavour 12
Speculazione e felicit
SALVATORE LAVECCHIA, FILIBERTO BATTISTIN
dialogano a partire da testi platonici
Letture di Stefano Rizzardi e Cristina Benedetti
Musiche di Daniele Russo. Quartetto d’archi del Conservatorio Tomadini
Una vita felice è tutt’altra cosa da una vita “spensierata”. Non è neppure una vita assillata dall’aspirazione mai appagata all’indefinito. Secondo il classico insegnamento socratico-platonico, solo una vita esaminata, una vita pensata, può aspirare a dirsi felice. Ma il circolo di pensiero e vita non si lascia risolvere in facili formule. Credendo di aver capito troppo presto, rischiamo di banalizzarlo. A quali caratteri della vita si rivolge, infatti, il pensiero? Non alle vicende personali, siano esse quotidiane o straordinarie, ma a un certo rapporto della vita con la misura del suo valore. Di qui la peculiare piega politica dei dialoghi platonici, da tempo divenuta pressoché incomprensibile a dispetto della loro costante fortuna. Se dalla vita ci spostiamo sul lato del pensiero, si spalanca un mondo ancora meno familiare. Il pensare, a partire da Platone, va ben oltre le domande e le risposte, le definizioni e le divisioni, per lasciar apparire la sfera in cui esse si muovono. Speculazione è il nome di questo esercizio, dove la theoria e l’esperienza non si sono mai contrapposte. La vita felice sarebbe allora da intendersi come vita del pensiero. Sono o no divergenti le strade che conducono, l’una, dal pensiero alla vita, alla vita pensata, l’altra dalla vita al pensiero, al pensiero come forma di vita?
altre foto qui, e qui gli articoli che ci ha dedicato il “Messaggero Veneto”