Domenica 19 marzo, ore 11
Conservatorio J. Tomadini, Sala Udienze, Via Treppo Udine
La musica del caso
ALESSANDRO BERTINETTO, STEFANO CATUCCI
dialogano su Kierkegaard, Adorno e la musica
Letture di Stefano Rizzardi e Alessandra Pergolese
Musiche di F. Couperin e W.A. Mozart. Alessandro Del Gobbo, Pianoforte
Foglio di sala
Qui abstract dell'intervento di Bertinetto
Nel suo libro su Kierkegaard, scritto a ventisei anni, Adorno analizza e definisce l’“estetico”. Esso custodisce, sotto un’apparenza di semplicità, diversi significati – si dice di una filosofia dell’arte, di una “sfera” dell’esistere, infine di un’esperienza di pensiero rivolta alla forma. Ѐ l’ultima l’accezione più importante, connessa con la questione dell’immagine e con quanto, in essa, sfugge al condizionamento ideologico e promette, in modo certo problematico, una redenzione dell’umano.
Con questo giovanile suggerimento adorniano, che prelude alla grande critica svolta nelle opere mature, ma che insieme richiama le riflessioni di Benjamin, rileggeremo uno dei più conosciuti e felici incontri tra la musica e la filosofia: le pagine di Kierkegaard dedicate al Don Giovanni di Mozart.
Musica dell’immediato, del desiderio puro, come tale irraggiungibile e “perfetta”, essa tuttavia non esaurisce le possibilità dell’estetico, che la oltrepassa nella più raffinata seduzione della parola. Dove ci porta questa dialettica? Nel sacrificio dell’immediato è riposto il segreto del pensiero filosofico, dice la via maestra della filosofia. A meno che l’immediato, come l’estetico, come la musica, non siano ancora lì, ad attendere il pensiero.