Novembre 2021 – Aprile 2022
WINTER SCHOOL DI FILOSOFIA E TEORIA CRITICA
LA FILOSOFIA E LA CRISI ECOLOGICA
Lunedì 29 novembre 2021 avrà inizio la Winter School di Filosofia e Teoria critica, a cura della Rete regionale per la Filosofia e gli Studi umanistici, con il patrocinio, la collaborazione e il sostegno del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste, e con il patrocinio del Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale e del Dipartimento di Lingue e Letterature, Comunicazione, Formazione e Società dell’Università degli Studi di Udine e della Fondazione Friuli.
Il corso, coordinato dal professor Raoul Kirchmayr, sarà realizzato quest’anno grazie alla collaborazione con gruppo di ricerca “Officine Filosofiche” dell’Università degli Studi “Alma Mater” di Bologna.
Per l’anno 2021-2022, a causa dell’emergenza sanitaria, la Winter School di Filosofia sostituisce la Summer School di Filosofia e Teoria Critica che dal 2014 fino al 2019 si è regolarmente svolta nell’ultima settimana di settembre presso il Polo universitario di Gorizia.
Le conferenze del 29 novembre e i nove seminari in cui si articolerà il corso, da dicembre a marzo, si svolgeranno online; in aprile sono previsti incontri in presenza, in cui gli studenti esporranno le riflessioni maturate e si confronteranno con colleghi e docenti.
Qui la brochure con ampie informazioni
e il programma completo del corso → BROCHURE Winter School 2021-22
Presentazione
Il recente svolgimento della Conferenza Internazionale sul clima, denominata COP 26, tenutasi a Glasgow, in Scozia, ha mostrato forse più ombre che luci nell’approccio ai problemi sorti a livello globale a causa del cambiamento climatico prodotto dalle attività umane. Se gli esiti della Conferenza possono apparire interlocutori o perfino insufficienti rispetto alla velocità del climate change, si può tuttavia riscontrare che la questione ecologica è entrata con forza tra i problemi più urgenti che i decisori politici sono chiamati ad affrontare e incontra un’attenzione crescente. Tuttavia, maggiore attenzione non significa maggiore profondità di analisi e di riflessione teorica, e questa contraddizione reale può rispecchiarsi proprio nell’imbarazzo dei governi a formulare delle ipotesi condivise circa le politiche di contenimento del danno ecologico, le sole che sembrano attualmente alla portata del discorso politico. Infatti, qualsiasi progetto d’intervento a limitare l’impatto delle attività dell’uomo sul pianeta, attività da tempo globalizzate, richiede una profonda revisione della relazione che l’uomo intrattiene da secoli con il pianeta: sfruttamento economico massiccio e crescente delle risorse naturali, modificazione irreversibile e distruttiva degli ecosistemi, attentato alla sopravvivenza delle altre specie animali non sono che gli aspetti più evidenti di un’ideologia del dominio tecnico della natura che è profondamente iscritto nella cultura occidentale, che preordina e orienta le pratiche politiche, sociali ed economiche. Tale ideologia del dominio tecnico, che si è attuata mediante le tecnologie derivanti da un approccio quantitativo alla natura, è stata ed è tuttora accompagnata da una fiducia irrazionale nel progresso lineare dell’economia, come se non esistessero strutturalmente dei “limiti dello sviluppo”, come già il noto Rapporto del Club di Roma, nell’ormai lontano 1972, aveva denunciato. In definitiva, l’urgenza dei problemi attuali non può che chiamare in causa la filosofia come disciplina critica, in grado di mettere a fuoco tali limiti, e fornendo delle ipotesi di lavoro per riuscire a compiere quella trasformazione massiccia del nostro rapporto complessivo con la natura che appare più come un salto di civiltà che come un rimedio in extremis rispetto alla vastità della distruzione in atto.
La Winter School è riservata agli studenti iscritti, ai docenti coinvolti delle scuole facenti parte della Rete e che hanno aderito all’iniziativa, nonché ai docenti referenti. Le iscrizioni vengono effettuate dalle scuole; non sono previste iscrizioni individuali.